Nell’articolo di oggi andremo ad elencare delle motivazioni più che valide per non intraprendere una dieta vegana o vegetariana.
Dal momento che questo è un argomento scottante abbiamo deciso di darvi 9 + 1 motivazioni per non diventare vegetariani o vegani.
Dunque cominciamo subito con la numero uno:
1. Motivazione storica
Da sempre noi esseri umani siamo in grado di sopravvivere anche seguendo una dieta priva di carne. Ma questo non significa che siamo vegetariani naturali.
Nel non troppo lontano 2003, alcuni scienziati hanno stabilito che i nostri antenati mangiavano carne già 2 milioni e mezzo di anni fa.
In altre parole, il consumo di carne non è il manifesto della decadenza moderna: è parte della nostra dieta tradizionale e ha origine nella notte dei tempi.
2. Motivazione fisiologica
Avete mai visto lo stomaco di un erbivoro?
Nel caso dei ruminanti si parla di ben 4 stomaci, tutti necessari alla digestione dei vegetali.
Il più importante di questi è il rumine, dove avviene la digestione microbica. Noi esseri umani non abbiamo la digestione microbica e non siamo in grado di scindere la cellulosa.
Se qualcuno volesse fare il saputello e tirar fuori gli erbivori monogastrici (con uno stomaco solo), ricordategli che tra questi vi sono i roditori, noti per alimentarsi delle loro feci allo scopo di migliorare la digestione dei vegetali ingeriti.
Volete davvero paragonarvi a loro?
3. Motivazione evolutiva
Forse nessuno ve lʼha mai detto, ma secondo uno studio del 2011, lʼassunzione di carne, soprattutto cotta, ha favorito lo svilupparsi del cervello umano, fino a farci diventare come siamo oggi.
Se potete anche solo pensare o decidere di voler diventare vegetariani, è merito della carne, che vi ha reso intelligenti e senzienti.
4. Motivazione anatomica
La nostra dentatura è una dentatura da onnivori.
Oltre ai molari tanto amati e usati da chi porta avanti una dieta a base di verdura, nella nostra bocca ci sono anche gli incisivi per spezzare e soprattutto i canini per strappare.
I canini sono i denti tipici degli animali che prevedono il consumo di carne allʼinterno della loro dieta.
5. Motivazione biologica
Unʼargomentazione spesso sostenuta dai vegetariani è che gli esseri umani sono gli unici primati a mangiare carne. Ergo, deve essere innaturale.
Ma indovinate? Non è assolutamente vero. Nel 1960, la nota etologa Jane Goodall ha osservato degli scimpanzé a caccia che mangiavano altri animali allo stato brado.
Negli anni successivi, è stato dimostrato che alcune comunità di scimpanzé mangiano circa una tonnellata di carne allʼanno.
6. Motivazione ambientale 1
In questo periodo si parla tanto di impatto zero e chilometri zero.
La carne, trasportata per mezzo mondo in maniera tale da essere consumata anche a grandi distanze, sarebbe ritenuta dannosa per lʼambiente.
Eppure sotto molti aspetti lʼallevamento agevola in altri modi il risparmio di carburante. Il letame prodotto dagli allevamenti è la fonte principale di materia organica ed è importante per la fertilità del suolo utilizzato per le produzioni vegetali.
Il pascolo degli animali, inoltre, può avvenire in aree agricole non destinate alle coltivazioni: lasciare aree a produzione di foraggio è, infatti, un buon sistema per evitare rotazioni molto frequenti delle stesse colture e per diversificare il sistema agricolo.
Ovviamente questo discorso ha un suo fondamento in quegli allevamenti che possono essere definiti biocompatibili.
7. Motivazione ambientale 2
E se la prima motivazione ambientale era in difesa degli allevamenti, la seconda vuole dimostrare che la quantità di terreno necessario per la coltivazione della soia è maggiore di quello usato per gli allevamenti.
Inoltre il trattamento e la raccolta della soia necessitano di più combustibile fossili, tenuto conto anche del fatto che il prodotto finale deve spesso essere spediti a grandi distanze, se si vive in qualche luogo sfigato come la Gran Bretagna, dove il clima è molto sfavorevole alla coltivazione del sostituto della carne.
In altre parole, la soia non è più ecologica.
8. Motivazione sociale
Molti dicono che mangiare carne rende più aggressivi.
Ancora una volta smentiamo questo falso mito, grazie allo studio portato avanti da un gruppo di scienziati che ha deciso di esaminare la questione nel dettaglio.
Mostrando ad alcuni uomini delle immagini di carne rossa e mettendoli successivamente in una posizione di potere nei confronti di un altro soggetto, i ricercatori hanno scoperto che coloro che vedevano la bistecca erano in realtà molto più rilassati e meno inclini allʼaggressività di coloro a cui non veniva mostrata.
9. Motivazione ecologica
Sapete perché il mondo è pieno di aree verdi?
Eʼ tutto merito dell’allevamento. Come precisa lo scrittore ecologista Simon Fairlie, il bestiame fornisce la biodiversità che gli alberi da soli non sarebbero in grado di fornire.
Esso è il miglior mezzo che abbiamo per mantenere gli ampi spazi verdi. Inoltre sfrutta la biomassa che altrimenti sarebbe inaccessibile e ricicla i rifiuti che sarebbe un problema smaltire.
Infine gli animali da allevamento sono la migliore garanzia che il fosfato prodotto dalle coltivazioni venga reintrodotto nella catena alimentare.
È anche vero che la creazione di spazi per lʼallevamento è la prima causa della deforestazione in Sud America, ma ciò non toglie che quegli ampi spazi, ad oggi, potrebbero essere disponibili per lʼinstallazione di impianti solari, cosa che non sarebbe stata possibile altrimenti.
+1 Motivazione gastronomica
Questa è la motivazione più frivola, concedetecelo.
Per alcuni è difficile, se non impossibile rinunciare alla carne perché è deliziosa ed è anche il miglior modo per assumere proteine e come sapore è imparagonabile a quello degli alimenti che forniscono proteine vegetali.
Se dopo questo post state già chiudendo gli occhi e immaginando la prossima grigliata di carne, vi diciamo subito che per farne una in grande stile avete bisogno di una carne lavorata localmente come quella di Scelta Iblea.
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